GAME – Games as Art, Media, Entertainment è una rivista scientifica internazionale indipendente, open-access e sottoposta a procedura di blind peer-review dedicata allo studio del gioco e delle pratiche ludiche. La rivista sostiene un approccio interdisciplinare alla ricerca e al dibattito, incoraggiando gli interscambi tra professionisti, designer, studiosi, ricercatrici e giocatrici su temi che riguardano i giochi tradizionali e digitali, le loro industrie creative e i loro siti di produzione e ricezione.
Aree disciplinari: Games Studies, Studi Mediologici e Culturali, Discipline Umanistiche, Scienze Sociali.
In quanto rivista scientifica sottoposta a double-blind review, GAME è sottoposta alla gestione di un Comitato Editoriale e al controllo di un Academic Advisory Board e opera in base a un Codice Etico di Condotta. La rivista è sostenuta dal lavoro volontario di studiose, accademici e collaboratori oltre che da sponsor istituzionali. I contributi sono pubblicati in accordo a una licenza Creative Commons e restano di proprietà dei rispettivi autori.
GAME accoglie studi che collocano il gioco e le pratiche ludiche all’intersezione con i discorsi e le pratiche dei media, delle arti e di tutte le altre forme di espressione e cultura. Ognuno dei monografici pubblicati annualmente esplora sviluppi correnti dei games studies, incoraggiando un dialogo tra studiosi di diverse aree disciplinari e da tutto il mondo. In quanto rivista internazionale, GAME pubblica prevalentemente in inglese, ma incoraggia e accoglie anche contributi e proposte in italiano e in tutte le altre lingue.
Il primo numero di GAME è stato pubblicato nel 2012. Inaugurata come crocevia di studio delle articolazioni e degli scambi cross-mediali che legano il gioco al cinema, alla musica, agli audiovisivi, alla letteratura, ai fumetti e ai giochi tradizionali alla luce dei fenomeni di digitalizzazione e convergenza mediale, GAME ha da allora espanso la propria traiettoria, occupandosi di temi e aree che includono lo spatial design, lo studio dei giochi come subculture, gli studi di genere, l’accessibilità, le intersezioni con il cinema e la musica e il design metaludico. Oltre ai contributi sottoposti a peer-review, che coprono una vasta gamma di metodologie di ricerca, GAME ha pubblicato una grande quantità di materiale critico, inclusi articoli, recensioni e interviste.
Dal suo avvio, GAME si è presentata come una piattaforma di studio interdisciplinare per studiose affermate e influenti oltre che ricercatori emergenti, giovani studiosi, professioniste e critici. GAME è al momento indicizzato su diversi database internazionali e alcune delle sue ricerche sono state concesse in licenza d’uso per la pubblicazione in altre aree e lingue secondo una politica open-access non-commerciale. Con i suoi numeri a venire, GAME si propone di ampliare ulteriormente la sua influenza nel campo degli studi sul gioco, offrendo una arena in perenne espansione per l’avanzamento e la condivisione della conoscenza scientifica e per l’affermarsi di un’etica della inclusività e della uguaglianza.
Interpretando il gioco come un elemento fondativo dell’esperienza umana, GAME continuerà a offrirsi come un forum internazionale e open-access per studiosi di ogni provenienza e formazione, sostenendo l’elaborazione di paradigmi teorici, la discussione di metodologie di ricerca, e la formulazione di analisi e resoconti storiografici sui giochi, alla luce delle continue trasformazioni delle ecologie mediali e dei contesti geopolitici.
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Col patrocinio di
Università di Cagliari
Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio